lunedì, maggio 02, 2011

1 MAGGIO Lavorare con lentezza...

http://www.youtube.com/watch?v=BeUY-hlJ5ik

Il 1 Maggio 2010 stavo in Piazza San Giovanni...
Ascoltavo Enzo Del Re insieme alle "Compagne Viola" del Popolo Viola Vienna (Elisa Legnini, Francesca Andrian, Laia Safont Caso, Federica Bonetti, Marianna Leta, Selica Bombardieri), piena di speranze e fiera nel credere a quelle parole.

Nel 2011 ho ascoltato il concerto in tv.
E' passato un anno e per fortuna qualcosa è cambiato.
All'inizio mi pareva di ascoltare l'inno dei fancazzisti, e invece no.
E' cambiata la mia idea di lavoro, E' cambiata la consapevolezza del lavoro.
Ho acquisito e metabolizzato l'idea che la vita è una, e la salute è la mia; o meglio ho "acquistato" questa consapevolezza, pagando, pagando con vile denaro, fatica e sudore!
Ho capito che padrone e sfruttato non sono altro da noi, da me...
Non esistono sui libri o nelle parole di qualcuno che predica dal palco.
I padroni, o quelli che vogliono essere tali, li ho visti, li ho conosciuti, li ho focalizzati
...ora posso dire: "li voglio combattere",
Ho capito che in tutti è insito il germe di fare i padroni!
E' un inevoluto istinto umano!

"I lavori massacranti esistono perchè i pesi e i compiti non sono equamente distribuiti,
adoro il lavoro ma detesto la fatica.
La fatica che cosa è?
La fatica è quel dolore fisico che si oppone alla continuazione del lavoro.
Io per gli sfruttatori non voglio fare niente, per la classe lavoratrice alla quale mi onoro di appartenere sono disposta a sacrificare la vita, ma per i padroni, non voglio fare un cazzo!
Il solo pensiero di fare qualcosa per Berlusconi, già mi stanca..."


Ho capito che l'unico padrone non è Berlusconi, bloccato dentro il tubo catodico con tutta la letteratura giornalistica che si porta appresso.
Usiamo Berlusconi come simbolo di tanti altri sfruttatori.
Per farla breve, in attesa dello sciopero del 6 Maggio:
I padroni sono tutti coloro i quali ci convinvono che un po' di precariato serva, che ci dicono che lo stage infinito, la pratica, l'esperienza gratuita ecc.ecc. sia utile, imprescindibile, che "bisogna farsi le ossa per un futuro".
Sono quelli che abusano dei termini "esperienza" e "futuro".
I padroni sono quelli che ti dicono che sei bravo, capace, intelligente e dotato, ma che purtroppo non ti possono pagare, pur volendo, ma che se tu non accetti, sarai comunque sostituito.
I padroni sono quelli che ti pagano simbolicamente, ma che ti convincono che l'obolo acquisito sia un gettone d'oro per acquisire poi un posto lassù nel regno dei cieli dei padroni (vi ricordate le docenze universitarie ad un euro?)
I padroni sono tutti coloro i quali, quando parlano con te, ti illudono che ci sarà un futuro brillante e straordinario, sono il gatto e la volpe del Pinocchio di Collodi...
Ti accorgerai che il tempo passa e ti chiederai dove è questo futuro?
Possibile che ancora nessuno abbia visto il futuro...
Che sia già arrivato e non ce ne siamo accorti?

I padroni contemporanei sono quelli che hanno rubato il tempo a chi ha creduto nel progressismo di un tempo migliore!
Il loro furto è imperdonabile, ingiustificabile!
Talmente grave che è impunibile, perchè il tempo non può esserci restituito e la falsa speranza non è risarcibile!
Mi appello ai colleghi Archeologi, che lavorano con il tempo, che del tempo e della storia fanno la loro arte!
Siamo tra i primi protagonisti derubati del nostro tempo!!!
A chi se non a noi si addice il motto "IL NOSTRO TEMPO é ADESSO!!!
Mi appello a noi/voi...il 6 MAGGIO POSSIAMO CONSAPEVOLMENTE DIMOSTRARE CHE ABBIAMO CAPITO IL VALORE DEL NOSTRO TEMPO, SCENDENDO IN PIAZZA?

2 commenti:

Marcello Madau ha detto...

La lentezza! Non solo 'sciopero bianco' ma valore. Metabolismo sano, riflessione, pensiero meridiano, orgoglio meridionale e insulare. Lentezza dei nostri tempi, bioesistenza liberata, emancipazione da azione e parola merce. Alla fine la velocità che potrà contare davvero sarà quella dell'azione reale e della parola detta davvero pensata.

massimo salvatore pintus ha detto...

la bellezza è eleganza,l'eleganza è anche lentezza.. lentezza utile ad percepire ogni singolo sapore della meravigliosa ricetta che è la NOSTRA vita nel NOSTRO tempo...